La Candelora, celebrata il 2 febbraio, è una tradizione religiosa e popolare molto sentita in Calabria, celebrata con vari riti, modi di dire e piatti tipici!

Giorno della Candelora: Tradizione e Riti in Calabria

La festa ha origini cristiane, in particolare legate alla presentazione di Gesù al Tempio di Gerusalemme, ma nel corso dei secoli si è intrecciata con tradizioni locali e superstizioni. In Calabria ci sono almeno 3 cose da fare per la Candelora:

  1. accendere una candela
  2. disfare l’albero di Natale
  3. cucinare qualcosa a base di carne

La benedizione delle candele è il rito che da il nome a questa festa che vuole essere un giorno simbolo di luce e purificazione.

Per i credenti, la mattina del 2 febbraio, le candele vengono benedette in Chiesa; in alcune famiglie calabresi si conservano candele benedette durante l’anno per proteggerle dalle malattie e dalle disgrazie. Tuttavia, molte persone accendono semplicemente una candela a casa come simbolo!

Oggi è il giorno per togliere gli addobbi natalizi: si accendono le candele, ma si spengono le luci di albero di Natale e presepe!

Infine, per questa festività, è tradizione cucinare qualcosa a base di carne. Pare infatti che un tempo ci si preparava così al prossimo periodo della Quaresima in cui sarebbe sconsigliato mangiare carne. Inoltre, in questo periodo, un tempo, era usanze preparare la carne del maiale quindi questa era la pietanza più ambita per la festività!

Ricette tipiche della Candelora

La Candelora, oltre ai riti religiosi e popolari, è un’occasione unica per preparare piatti tipici legati alla tradizione. Alcune delle ricette più comuni in questo periodo, fra le pietanze a base di carne, ci sono senza dubbio le tipiche polpette calabresi al sugo.

Ecco la ricetta della nostra nonna!

Ingredienti per 4 persone:

  • 200 grammi di carne macinata, metà maiale e metà vitello
  • 100 grammi di mollica di pane
  • formaggio grattugiato a piacimento
  • 1 uovo
  • sale
  • pepe nero
  • olio extra vergine di oliva
  • prezzemolo (facoltativo)
  • 1 bottiglia di salsa di pomodoro (per la cottura)

Procedimento:

Mescolare tutti gli ingredienti, escluso il sale, tenendo da parte 50 grammi di mollica di pane e la salsa di pomodoro, fino ad ottenere un impasto omogeneo. Quando è pronto, alla fine, aggiungere sale e l’ultima parte di mollica. Formare le polpette e farle riposare.

Nel frattempo, in padella mettere la salsa di pomodoro con 2 bicchieri d’acqua e 4 cucchiai di olio extra vergine di oliva. Raggiunta l’ebollizione versare le polpette e fare cuocere per circa 30 minuti, girando le polpette solo un paio di volte.

Volendo, prima della cottura si può fare anche il soffritto con carota e cipolla. Così le polpette saranno ancora più succulente!

Modi di dire della Candelora

Fra i detti, il più famoso è senz’altro “Candilora candilora, di l’invernu simu fora ma si chiovi o mina ventu nta l’invernu simu dentru”.

Frase che cambia a seconda del dialetto di riferimento!

Ma una cosa è certa, c’è un legame importante fra la candelora ed il meteo: ciò riflette la credenza popolare che la Candelora segni il punto di metà inverno, e da essa dipenderebbe l’andamento del clima per i giorni successivi.

Infatti, un altro detto è “Da Candilora simina pipi e pimmadora”, con riferimento ad usanze contadine di semina ed agricoltura.

Infine, restando nell’ambito culinario, “Da candelora cui non avi carni si mangia a fijiola” rimarcando, come abbiamo detto prima, l’importanza di mangiare carne durante questo giorno!

La Candelora in Calabria è una festa che segna un importante momento di passaggio tra l’inverno e la primavera, arricchita da tradizioni popolari, proverbi e piatti tipici. Sebbene la sua valenza religiosa sia molto forte, le tradizioni gastronomiche legate a questa giornata sono altrettanto apprezzate e rappresentano una parte significativa del patrimonio culturale calabrese.

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