Se sei in procinto di comprare l’olio evo: ecco gli errori da non fare assolutamente!
Perché vogliamo spendere poco per un prodotto così prezioso?
Quando pensiamo a un buon bicchiere di vino, non ci sorprende spendere 15, 20 o anche 30 euro per una bottiglia. Se entriamo in una panetteria e il pane costa 4€/kg, lo compriamo senza troppo riflettere, anche sapendo che quel chilo di pane probabilmente durerà meno di due giorni in famiglia. Eppure, quando ci troviamo davanti a una bottiglia di olio extravergine d’oliva da 15 euro al litro, spesso ci blocchiamo. “È caro!”, pensiamo subito. Perché?
In realtà, dietro questa reazione c’è un insieme di bias cognitivi che condizionano il nostro modo di percepire il valore dei prodotti. E l’olio extravergine d’oliva è una delle vittime principali di questi automatismi, ahinoi!
L’olio? Un prodotto “povero” (ma solo nella nostra testa)
Culturalmente, l’olio d’oliva è stato a lungo considerato un prodotto della terra, “di casa”, qualcosa che molti italiani hanno sempre avuto a disposizione in famiglia, magari prodotto dai nonni o dagli zii con qualche ulivo in campagna. Questo lo ha reso, nell’immaginario collettivo, un bene “normale”, addirittura scontato.
Questa familiarità si è tradotta in un bias di ancoraggio: associamo il valore dell’olio a un prezzo basso, anche se nel tempo la qualità, la tracciabilità e i metodi di produzione sono radicalmente cambiati.
Ma la realtà è molto diversa: l’olio extravergine d’oliva non è affatto un prodotto povero. Al contrario, è frutto di un lavoro duro, stagionale, fisicamente impegnativo, con alti costi di produzione, rese spesso basse e un controllo qualità rigidissimo, soprattutto per chi lavora con passione e serietà.
Quando ci fermiamo davanti a uno scaffale e guardiamo solo il prezzo al litro, non abbiamo accesso a questa informazione fondamentale. E se manca un’informazione così rilevante, non possiamo dire che stiamo facendo un ragionamento logico o razionale sul prezzo. Stiamo semplicemente decidendo con le informazioni sbagliate — o meglio, incomplete!
Due Effetti ingannevoli: la mente mente!
- effetto litro: un errore frequente è quello legato all’unità di misura: l’olio si compra a litro, e questo ci spinge a confrontarlo con altri liquidi (benzina, latte, acqua…). Inconsciamente ci aspettiamo che anche il prezzo sia simile. Ma l’olio extravergine non è solo un liquido: è il frutto di un lavoro lungo, stagionale, artigianale, spesso manuale, e con rese bassissime (da 100 kg di olive si ricavano spesso meno di 15 litri di olio).
- effetto scaffale: nei supermercati siamo abituati a fare scelte per confronto: il cervello sceglie quello che sembra un buon affare rispetto agli altri prezzi presenti sullo stesso scaffale. Se c’è una bottiglia a 3,99€, una a 5,99€ e una a 11,90€, molte persone prenderanno quella da 5,99€ pensando di fare una scelta “di mezzo” equilibrata.
Il confronto sbilanciato con altri prodotti
Prendiamo due esempi quotidiani:
- Vino: spendere 20€ per una bottiglia che finisce in una cena è considerato normale, persino un piacere. Ma quell’olio da 15€/litro che dura due o tre mesi in una famiglia, diventa “caro”?
- Pane: lo paghiamo 3 o 4€/kg e finisce in un giorno. L’olio, a parità di prezzo per quantità, ci accompagna per settimane, usato a crudo o in cottura, con benefici enormi per la salute.
Questi paragoni mostrano un bias di temporalità: non valutiamo la durata d’uso di un prodotto rispetto al suo prezzo. Spendere 15€ per una bottiglia d’olio che dura un mese significa spendere 50 centesimi al giorno per un condimento di altissima qualità!
L’olio è un alimento (fondamentale), non un ingrediente invisibile
Consideriamo l’olio come “ingrediente tecnico” o “di servizio”, non come alimento. Eppure, è uno dei pochi condimenti che mangiamo a crudo, senza trasformazioni, così com’è. Il suo sapore e la sua qualità influenzano direttamente il gusto del piatto. Inoltre, in quanto alimento, bisogna considerare che solo un buon olio evo garantisce l’assunzione di tutte le sostanze preziose di cui questo prodotto si fa portatore!
La soluzione? Comprare consapevolmente!
Diventare consumatori più consapevoli richiede educazione e attenzione. Ecco qualche spunto per riflettere prima del prossimo acquisto:
- Valuta la durata: una bottiglia da 15€ che dura 30 giorni costa 0,50€/giorno.
- Leggi l’etichetta: guarda l’origine, la tracciabilità, la data di raccolta.
- Assaggia e confronta: come per il vino, anche l’olio ha un profilo organolettico ricchissimo.
- Pensa alla salute: l’olio EVO di qualità è ricco di polifenoli e grassi buoni. È un investimento sulla tua alimentazione quotidiana.
Infine, smettiamo di trattare l’olio extravergine d’oliva come un prodotto minore. È tempo di riconoscere il valore reale, culturale, nutrizionale e gastronomico. Come per il vino o per altri prodotti di eccellenza, anche l’olio merita attenzione, consapevolezza e – perché no – un piccolo investimento economico.
Perché il vero lusso non è spendere tanto. È spendere bene!
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